Coco Chanel 5 parte di 5- Il Ritorno
“La forza si costruisce sui fallimenti, non sui propri successi. Ciò che mi ha resa forte è stato nuotare sempre controcorrente. Per essere insostituibili bisogna essere unici”.
Coco Chanel
Fu un vestito da ballo realizzato con una tenda di taffetà a segnare il ritorno di Coco Chanel.
Il 5 febbraio del 1954 Chanel riaprì la sua maison e presentò una nuova collezione.
La proposta di Chanel nell’anno della sua riapertura è il tailleur in tweed, con una gonna a portafoglio al ginocchio, la giacca corta e i bottoni dorati.
Nonostante l’assenza dalle scene, riesce a imporsi con idee che ancora oggi sono un cult, come la borsetta matelassé 2.55: “un must have” che ancora tutte le donne vogliono nel loro guardaroba

La classicità nelle collezioni di Chanel, si conserva negli anni riscuotendo grandi successi che dureranno nel tempo. Coco prendendo i vestiti maschili e dando loro una piega femminile rivoluziona un’epoca, un modo di pensare e di vita.
“Per prima cosa io non disegno: non ho mai disegnato un vestito. Adopero la mia matita solo per tingermi gli occhi e scrivere lettere. Scolpisco il modello, più che disegnarlo. Prendo la stoffa e taglio. Poi la appiccico con gli spilli su un manichino e, se va, qualcuno la cuce. Se non va la scucio e poi la ritaglio. Se non va ancora la butto via e ricomincio da capo”.
Il 10 gennaio del 1971, Coco Chanel muore all’età di 87 anni nella camera dell’Hotel Ritz.

Dopo la sua morte il marchio viene gestito dagli asssistenti: Gaston Berthelot, Jean Cazaubon e Yvonne Dudel. Nel 1978 passarono il testimone a Philippe Guibourgè, che nel 1980 venne sostituito da Ramone Esparza. Nel 1983 la maison venne affidata a Karl Lagerfeld. Oggi è il direttore creativo della maison è Virginie Viard.
“La moda passa, lo stile resta. Ogni giorno è una sfilata e il mondo è la tua passerella”
Coco Chanel